Pratiche di successione per l’eredità: conti correnti dormienti, come scoprirli?
Quando una persona cara viene a mancare, oltre al dolore per la perdita, ci si trova di fronte a una serie di incombenze burocratiche che devono essere gestite con attenzione. La successione ereditaria, infatti, comporta la divisione del patrimonio del defunto tra gli eredi, ma non sempre l’intero patrimonio del defunto risulta dichiarato o facilmente rintracciabile. È possibile, infatti, che tra le risorse patrimoniali della persona deceduta esistano delle risorse finanziarie di cui non si ha facile traccia, come nel caso di conti correnti dormienti.
Questi ultimi possono essere infatti tralasciati e portare alla perdita di risparmi importanti.
Scoprire dunque l’esistenza di un eventuale conto dormiente è essenziale per evitare che una parte del patrimonio del defunto venga trasferita automaticamente al Fondo per i risarcimenti, senza che gli eredi possano beneficiarne. Purtroppo, le banche non hanno l’obbligo di cercare gli eredi dei conti non movimentati, lasciando spesso le persone all’oscuro di tali saldi. Partendo dalla risposta alla domanda “Conti correnti, cosa sono?” ecco come muoversi e quali passi intraprendere per non lasciare che il denaro resti in un conto dimenticato.
Che cos’è un conto corrente dormiente? E cosa comporta?
Un conto corrente si definisce “dormiente” quando non registra alcun movimento per un periodo continuativo di dieci anni. Secondo la normativa italiana, se il saldo di un conto è superiore a 100 euro e non viene più toccato dal titolare, il conto diventa dormiente. A questo punto, la banca è obbligata a inviare una raccomandata al titolare del conto per avvisarlo che il conto sta per diventare inerte. Tuttavia, questo avviso potrebbe non arrivare al destinatario per vari motivi, come nel caso in cui il titolare sia deceduto o abbia cambiato residenza senza aggiornare i dati bancari.
Quando un conto entra nella fase di “dormienza”, le somme in esso contenute non sono più gestibili dal titolare stesso e, se il titolare del conto nel frattempo è deceduto, la situazione si complica ulteriormente. La legge, infatti, prevede che le somme dei conti dormienti vengano trasferite, al termine dei 10 anni, a un Fondo speciale gestito dalla CONSAP, il quale ha il compito di risarcire le vittime di frodi finanziarie e altri danni economici derivanti da attività illecite. Sebbene questo fondo abbia lo scopo di proteggere i cittadini danneggiati, il trasferimento delle somme ai fondi pubblici implica la perdita di accesso a quelle risorse per gli eredi legittimi.
Gli eredi che desiderano recuperare tali risorse devono dunque agire rapidamente, avviando una ricerca accurata per scoprire l’esistenza di eventuali conti dormienti e scongiurare il rischio di perdere somme di denaro che potrebbero spettare loro.
Come scoprire l’esistenza di un conto dormiente? Il supporto delle indagini patrimoniali di CreditVision.
La difficoltà principale nella scoperta di conti correnti dormienti sta nel fatto che le banche non sono obbligate a informare gli eredi sull’esistenza di tali conti. Pertanto, spesso, i familiari si ritrovano a dover affrontare un’eredità che non include un patrimonio nascosto, nonostante fosse presente un conto corrente con risparmi accumulati. In questi casi, i metodi tradizionali di ricerca potrebbero non essere sufficienti, senza considerare che, per avviare una ricerca in questa direzione, si dovrebbe essere perlomeno a conoscenza della possibilità che sussista un conto corrente dormiente, ma spesso non è nemmeno così.
Uno degli strumenti più efficaci per scoprire dunque la presenza di conti correnti dormienti è affidarsi a indagini patrimoniali professionali. Agenzie specializzate, come CreditVision, offrono un servizio mirato a rintracciare conti bancari non dichiarati e saldi dormienti, che possono essere difficili da rinvenire senza l’assistenza di esperti del settore.
CreditVision si avvale di una competenza consolidata nel campo delle indagini patrimoniali, utilizzando tecniche avanzate per esaminare tutti gli istituti bancari con cui il defunto aveva intrattenuto rapporti finanziari. Grazie a esperienza e tecniche specifiche di indagine, gli investigatori patrimoniali sono in grado di identificare conti correnti, depositi, investimenti e altre attività finanziarie che potrebbero essere sfuggite agli eredi.
L’agenzia, infatti, ha sviluppato un metodo di ricerca mirato che permette di localizzare i conti correnti dormienti attraverso una serie di passaggi:
- Indagine sui rapporti bancari: CreditVision ricerca nei registri bancari per determinare con quali istituti di credito il defunto avesse rapporti. L’indagine comprende anche l’esame di tutti i conti correnti, carte di credito, depositi e fondi intestati al defunto.
- Analisi dei beni immobili: Oltre ai conti correnti, l’agenzia di investigazione verifica la presenza di beni immobili o altri asset patrimoniali che potrebbero non essere stati dichiarati dagli eredi e che potrebbero rappresentare indizi a favore di riserve finanziare non conosciute.
- Utilizzo di canali esclusivi: CreditVision ha accesso a canali di ricerca privati e strumenti avanzati che le permettono di rintracciare conti bancari dormienti, anche in situazioni complesse. Inoltre, grazie alla collaborazione con esperti legali e professionisti del settore, è possibile ottenere la documentazione necessaria per l’apertura della successione.
- Assistenza completa: L’agenzia fornisce supporto agli eredi non solo nel rintracciare i conti correnti dormienti, ma anche nel recupero dei fondi. Grazie alla conoscenza delle normative legali e alla gestione delle pratiche bancarie, CreditVision è in grado di assistere gli eredi in ogni fase del processo di successione.
L’adozione di questo tipo di servizio permette inoltre di acquisire rapidamente informazioni, dati e prove documentali essenziali per far valere i propri diritti ereditari in modo efficace e tempestivo.
Un approccio professionale e strutturato alle indagini patrimoniali rappresenta quindi la soluzione più sicura e strategica per affrontare la successione con maggiore serenità e senza complicazioni.